Superminimo Assorbibile Metalmeccanici

Il “superminimo assorbibile” è un istituto del diritto del lavoro italiano che riguarda in particolare i lavoratori del settore metalmeccanico. Si tratta di una quota di retribuzione che eccede i minimi stabiliti dal contratto collettivo nazionale per un determinato livello.

Che cos’è il superminimo

Il superminimo è una somma aggiuntiva alla retribuzione tabellare prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Viene concesso sulla base di intese specifiche, che possono essere sia individuali che collettive. Nel secondo caso, viene stabilito tramite la contrattazione integrativa aziendale.

Il superminimo può essere riconosciuto per diversi motivi, ad esempio:

  • particolare esperienza e professionalità del lavoratore
  • esigenze produttive e organizzative dell’azienda
  • condizioni del mercato del lavoro

Differenza tra superminimo assorbibile e non assorbibile

Il “superminimo assorbibile” si contrappone al superminimo “non assorbibile”.

Nel caso del superminimo assorbibile, l’importo può essere assorbito, ovvero ridotto, a fronte di eventuali incrementi della retribuzione base dovuti al rinnovo del CCNL di categoria. Ad esempio:

  • Retribuzione base prevista dal CCNL: 1000€
  • Superminimo assorbibile previsto dal contratto aziendale: 200€
  • Retribuzione lorda totale: 1200€

Se in seguito al rinnovo del CCNL la retribuzione base aumenta a 1100€, il superminimo si ridurrà di 100€, assorbendo di fatto l’aumento previsto dal contratto nazionale. Quindi:

  • Nuova retribuzione base: 1100€
  • Nuovo superminimo assorbibile: 100€
  • Retribuzione lorda invariata: 1200€

Nel caso del superminimo non assorbibile, invece, l’importo si aggiunge interamente alla retribuzione base stabilita dal CCNL, senza assorbimenti.

Obbligo di indicare la natura assorbibile

Un aspetto molto importante da considerare è che la natura assorbibile o meno del superminimo deve essere espressamente indicata nella lettera di assunzione del lavoratore.

In mancanza di tale specificazione, il superminimo si considera a tutti gli effetti non assorbibile. Eventuali riduzioni dell’importo potrebbero pertanto configurare una violazione contrattuale.

Controversie sull’assorbimento degli aumenti contrattuali

Negli ultimi anni si sono verificate numerose controversie legate proprio all’istituto del superminimo assorbibile. Molte aziende, in occasione dei rinnovi contrattuali, hanno assorbito interamente gli aumenti della parte tabellare nel superminimo.

Ciò si è tradotto, nella busta paga dei lavoratori, in un blocco di fatto delle retribuzioni, nonostante i incrementi previsti dai CCNL.

Tale pratica ha suscitato forti critiche. Assorbire gli aumenti contrattuali nel superminimo, infatti, erode il potere d’acquisto dei salari, vanificando la funzione stessa dei rinnovi collettivi.

Posizioni della giurisprudenza

Anche la giurisprudenza si è pronunciata più volte sulla questione. In generale, i giudici hanno stabilito che l’assorbimento è legittimo solo se sussistono le seguenti condizioni:

  • il superminimo è qualificato espressamente come assorbibile fin dalla lettera di assunzione
  • la retribuzione complessiva del lavoratore non scende al di sotto dei minimi previsti dal CCNL

In caso contrario, l’assorbimento degli aumenti contrattuali viene considerato illegittimo.

In sintesi, il “superminimo assorbibile” è un istituto ormai consolidato nel settore metalmeccanico, che consente una certa flessibilità salariale alle aziende. Tuttavia, in fase applicativa si sono manifestate alcune criticità. La mancanza di trasparenza e il blocco delle retribuzioni reali hanno creato forti malumori tra i lavoratori. Per questo è auspicabile, da parte di tutti, un atteggiamento responsabile e rispettoso delle reciproche esigenze.