Superminimo Assorbibile: Meglio Alto o Basso?

Il superminimo assorbibile è una voce retributiva aggiuntiva riconosciuta ai lavoratori dipendenti per le loro specifiche competenze o abilità. Ma è meglio che questa voce sia alta o bassa? Analizziamo i pro e i contro.

Cos’è il Superminimo Assorbibile

In parole semplici, il superminimo assorbibile è una somma di denaro extra che il datore di lavoro corrisponde al lavoratore oltre alla retribuzione minima contrattuale stabilita dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL).

Questo superminimo viene definito “assorbibile” perché può ridursi nel caso di aumenti retributivi previsti dai rinnovi del CCNL. In pratica, se aumenta lo stipendio base, il superminimo si “assorbe” parzialmente, in modo da mantenere inalterato l’ammontare della retribuzione lorda complessiva.

Quando viene riconosciuto

Il superminimo assorbibile viene di solito riconosciuto dal datore di lavoro ai dipendenti che possiedono particolari competenze tecniche o professionali, oppure che ricoprono ruoli chiave o posizioni di responsabilità.

Ad esempio:

  • Un programmatore con competenze specifiche in un linguaggio poco diffuso
  • Un marketing manager con una consolidata esperienza nel settore
  • Un capo area con responsabilità di coordinamento e gestione del personale

In questi casi, il superminimo serve a remunerare in modo adeguato le competenze e capacità distintive del lavoratore.

Perché “assorbibile”?

Il superminimo ha la caratteristica di essere “assorbibile” per garantire un equilibrio tra l’esigenza dell’azienda di riconoscere le competenze del lavoratore e quella di mantenere sotto controllo il costo del lavoro.

Infatti, in caso di aumenti retributivi del CCNL, se il superminimo non fosse assorbibile, l’azienda si troverebbe a sostenere un doppio aumento (quello del CCNL e quello del superminimo) con un importante aggravio dei costi.

Quando conviene alto o basso?

CONVIENE ALTO quando ci si attende che la retribuzione base rimarrà stabile nel tempo o subirà modesti aumenti. In questo caso, fissando un superminimo alto, il lavoratore potrà beneficiare di una retribuzione maggiore senza il rischio che questa voce si assorba significativamente.

CONVIENE BASSO quando si prevedono frequenti aumenti dello stipendio base stabiliti dai rinnovi contrattuali. Infatti, più il superminimo è basso, minore sarà la sua assorbibilità in caso di incrementi della paga base. Mantenendo un superminimo contenuto, gli aumenti retributivi previsti dal CCNL si tradurranno in un effettivo incremento della busta paga.

Considerazioni finali

In sintesi, sul tema “superminimo assorbibile: meglio alto o basso?” non esiste una risposta univoca. Dipende da:

  • Dinamiche retributive del settore
  • Aspettative di crescita professionale
  • Clima aziendale e sindacale

Bisogna fare valutazioni caso per caso, tenendo conto sia delle esigenze dell’azienda che di quelle del lavoratore. Saper calibrare il giusto livello di superminimo è fondamentale per remunerare adeguatamente le competenze delle risorse migliori, garantendo al contempo equità interna e sostenibilità dei costi. Un compito delicato per gestori delle risorse umane e sindacati.